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Orzotto al raponzolo


Chi mi conosce sa quanto adori ed apprezzi la cucina con le erbe selvatiche, una volta era una necessità "fare la spesa" nei terreni attorno all'abitazione, poi l'avvento dell'industrializzazione ed il lento e progressivo abbandono della campagna, ha fatto sì che parte di quel sapere popolano andasse poco a poco perduto. Per fortuna noto come le persone stiano lentamente riscoprendo questi sapori che ormai non possiamo quasi più chiamare poveri, ma da privilegiati.


Nel Medioevo, le radici e le foglie del raponzolo, ridotte in poltiglia, venivano utilizzate per curare le ferite in virtù delle eccellenti proprietà vulnerarie della pianta. Sembra che non contenga amido quindi fa bene ai diabetici, inoltre contiene inulina, uno zucchero che favorisce il metabolismo e combatte i tumori intestinali. Il nome della specie rapunculus deriva dall’uso culinario della radice della pianta, infatti, in latino, rapunculus, significa rapa.

A parte questo, io lo mangio e lo consiglio soprattutto perchè è buono, si può gustare semplicemente crudo in insalata, oppure apprezzarlo cotto nella pasta, in un buon risotto oppure, come in questo caso nell'orzotto che vi propongo.


 

Ingredienti per 4 persone:

320 gr di orzo perlato

un bel mazzo di raperonzoli

1 scalogno

brodo vegetale bollente

olio evo

non parmigiano

Procedimento:

Lavare l'orzo e metterlo in ammollo in una ciotola coperto d'acqua in maniera da acellerare i tempi di cottura.

Tritiamo lo scalogno e lo mettiamo in pentola ad appassire con un cucchiaio di olio, aggiungiamo quindi il raponzolo precedentemente pulito e tritato finemente, saliamo ed aggiungiamo un mestolino di brodo bollente. Lasciamo cuocere lentamente per una decina di minuti, quindi togliamo dal fuoco e con un frullatore ad immersione tritiamo il tutto aggiungendo, se necessario un pochino di brodo.

Rimettiamo sul fuoco, scoliamo l'orzo e mettiamo nella casseruola, uniamo un poco di brodo, continuando la cottura come fosse un normale risotto, aggiungendo via via il brodo necessario. Trascorsi circa 40 minuti l'orzo sarà cotto, uniamo quindi un filo d'olio e il non-formaggio che più preferiamo.




 


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